Arriva l’asteroide 2003 DZ15: a distanza di 10 anni dal suo ultimo passaggio, questo sasso cosmico dal diametro di 160 metri torna a visitare la Terra. Lo farà nella notte fra lunedì 29 e martedì 30 luglio da una distanza di tutta sicurezza, pari a nove volte la distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna. Nessun pericolo quindi, ma solo uno spettacolo che fortunatamente sarà visibile dall’Italia, naturalmente con l’aiuto di un telescopio di medie dimensioni.
«L’asteroide raggiungerà la distanza minima dalla Terra, pari a 3,5 milioni di chilometri, intorno alle 2,30 del mattino del 30 luglio. Ma in quel momento sarà difficile vederlo perché sarà molto basso sull’orizzonte», spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. «Le condizioni ideali per osservarlo ci saranno invece intorno alla mezzanotte del 30 luglio, poco prima del passaggio ravvicinato».
Scoperto dieci anni fa, l’asteroide 2003 DZ15 è stato avvistato nei giorni scorsi dal programma di sorveglianza Pan-Starrs (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System) gestito dall’Università delle Hawaii. «Aspettavamo il suo ritorno», ha detto Masi. E i sofisticati sistemi di osservazione dello spazio, al suo arrivo, lo hanno subito avvistato e individuato.
Naturalmente, un asteroide delle dimensioni di 2003 DZ15 segnerebbe un brutto giorno per la Terra, se giungesse sul nostro pianeta. 2003 DZ è oltre sette volte le dimensioni della meteora Chelyabinsk che esplose sopra la Russia il 15 febbraio di quest'anno. Anche se non nella classe di un Extinction Level event 2003 DZ15 sarebbe della dimensione simile alla meteora di Tunguska che colpì la Siberia nel 1908.
La NASA prevede di lanciare una missione con equipaggio nei prossimi dieci anni per studiare un asteroide, e forse recuperare un piccolo NEA. Tali sforzi possono aiutare a comprendere e trattare tali rocce spaziali potenzialmente pericolose. La presenza dell'asteroide 2003 DZ15 è stata confermata dal Lowell Observatory e dal telescopio di Monte Palomar al momento della scoperta, nel febbraio 2003.
Questo è il suo massimo avvicinamento alla Terra per questo secolo, anche se sarà fare un passaggio vicino alla Terra nel 2057, il 12 febbraio. Il momento migliore per vederlo, ma con l'aiuto di un telescopio di medie dimensioni, è a partire dalla mezzanotte di oggi. Il passaggio di 2003 DZ15 sarà invisibile a occhio nudo, ma si potrà seguire sul Web, nella diretta organizzata dal Virtual Telescope e trasmessa in streaming sul canale ANSA Scienza e Tecnica.
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