Polonia, Lituania, Lettonia e Bulgaria rinviano a tempo indeterminato la
loro adesione all’euro. La devastante crisi economica che ha colpito
Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda ed anche Italia ha smorzato gli
iniziali entusiasmi e gettato ombre su tenuta e convenienza della moneta
unica.
Le ultime dichiarazioni, in ordine di tempo, sono quelle del presidente
bulgaro Bojko Borisov e del ministro delle Finanze Simeon Djankov, i
quali hanno fatto sapere di voler rinviare a tempo indeterminato
l’adesione all’euro da parte della Bulgaria. A rivelarlo a Bruxelles è
stato Simon O’Connor, portavoce del commissario Ue agli Affari economici
e monetari Olli Rehn.
In un’intervista al “Wall Street Journal”, Borisov e Djankov hanno
infatti chiarito che tale decisione è dovuta all’appurato
“deterioramento delle condizioni economiche” e “all’aumento
dell’incertezza sulle prospettive del blocco comunitario”, oltre che “a
un deciso cambio nell’opinione pubblica in Bulgaria sull’argomento”.
Parole forti, talmente forti che la Commissione Europea ha preferito non commentarle.
Ancor prima della Bulgaria, la Polonia aveva già cominciato a mostrare i
primi segni di insofferenza: non a caso il ministro degli Esteri
polacco Radoslav Sikorski ha fatto sapere che Varsavia aderirà all’euro
solo se e quando la crisi sarà finita.
Identico proclama da parte della Lituania: “Si accetterà la moneta
comune solo quando l’Europa sarà pronta”, parole del premier Andrius
Kubilius. La Lettonia, dal canto suo, ha optato per una vera e propria
marcia indietro: già impegnatasi ad adottare l’euro per il 2014, ha
avvertito che potrebbe cambiare idea in seguito ad un’attenta analisi
nel 2013.
Attualmente i Paesi dell’Ue che non hanno ancora aderito all’euro sono i
seguenti: Bulgaria, Danimarca, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno
Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria.
Con il Regno Unito che verosimilmente non aderirà mai, i dietro-front di
Bulgaria, Lettonia, Lituania e Polonia rappresentano un serio
campanello d’allarme.
Chi ancora non ha adottato la moneta unica sembra intenzionato a
guardarsi bene dal farlo. Chi invece vorrebbe uscirne, avrà il coraggio
di compiere il grande passo?